Restyling sito web: 5 errori da evitare per un risultato al top

Filippo Biasiolo

Restyling sito web: 5 errori da evitare per un risultato al top - Alternativa Lab Blog

Il tuo sito web ha qualche anno sulle spalle e inizi a sentire il peso del tempo?

Non sei solo.

Molte aziende si trovano nella tua stessa situazione: un sito che una volta era moderno e funzionale, ora sembra datato e non più in linea con i tuoi obiettivi di business.

Un restyling del sito web può essere la soluzione perfetta, ma attenzione: dietro a ogni progetto di rinnovamento digitale si nascondono insidie, che potrebbero trasformare il tuo investimento in un boomerang.

Come web agency, abbiamo visto troppi progetti di restyling fallire, non per mancanza di competenze tecniche, ma per errori strategici che si potevano facilmente evitare.

Ecco perché abbiamo deciso di condividere con te i 5 errori più comuni che le aziende commettono durante il restyling del proprio sito web.

1. Non fare un'analisi approfondita del sito esistente 🎯

Il primo e più grave errore? Buttare via tutto, senza capire cosa funzionava davvero.

L'entusiasmo per il nuovo progetto spinge molte aziende a voler ripartire da zero, dimenticando completamente il lavoro fatto in passato.

È comprensibile: quando guardiamo il nostro vecchio sito, spesso vediamo solo quello che non va. Ma questa è una visione parziale che può costare caro.

Il problema è che stai letteralmente buttando via anni di ottimizzazione SEO, dati di comportamento degli utenti e contenuti che potrebbero ancora essere preziosi.

Il tuo sito attuale, per quanto imperfetto, rappresenta un patrimonio di informazioni che non dovrebbe mai essere ignorato.

Prima di iniziare qualsiasi restyling, è fondamentale condurre un audit SEO completo per identificare le pagine che performano meglio, analizzare i dati Google Analytics per capire i percorsi di navigazione più efficaci, valutare i contenuti esistenti per salvare quelli ancora validi e controllare i backlink più importanti che non vuoi perdere.

2. Dimenticare l'esperienza utente attuale ☹️

Questo errore è particolarmente subdolo perché sembra controintuitivo.

Il tuo sito attuale, nonostante possa sembrare datato, ha comunque utenti che lo usano quotidianamente e che hanno sviluppato delle abitudini di navigazione specifiche.

Stravolgere completamente la struttura e la navigazione può disorientare i tuoi utenti fedeli, causando un temporaneo o addirittura permanente calo delle conversioni.

È un po' come riorganizzare completamente un supermercato: anche se la nuova disposizione è oggettivamente migliore, i clienti abituali potrebbero sentirsi persi inizialmente.

La chiave sta nel trovare il giusto equilibrio tra innovazione e continuità.

Studiare i dati di Google Analytics per capire come gli utenti navigano attualmente ti permette di identificare i percorsi di conversione che funzionano già bene.

Da lì, puoi mantenere una certa coerenza negli elementi di navigazione principali mentre migliori tutto il resto.

Ricorda sempre che non tutto quello che è "vecchio" è necessariamente sbagliato.

A volte, un pulsante posizionato in un punto apparentemente non ottimale converte meglio semplicemente perché gli utenti si sono abituati a trovarlo lì.

3. Sottovalutare l'impatto SEO del restyling 🔍

Questo è probabilmente l'errore più costoso che puoi commettere.

Troppo spesso abbiamo visto aziende che vedevano crollare drasticamente il proprio traffico organico dopo un restyling mal gestito.

I rischi sono concreti e immediati: perdita di posizionamento per parole chiave strategiche, errori 404 su pagine precedentemente ben posizionate, cambio di URL senza redirect appropriati, modifica dei title e meta description senza una strategia chiara.

La buona notizia è che tutti questi problemi si possono evitare con la giusta pianificazione. Il segreto sta nel:

4. Ignorare l'accessibilità e l'usabilità per tutti gli utenti 🧑‍🦽

Questo è un errore che molte aziende commettono senza nemmeno rendersene conto: concentrarsi esclusivamente sull'aspetto visuale, dimenticando che il web deve essere accessibile a tutti.

E non si tratta solo di una questione etica, ma di business puro.

Secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre 1 miliardo di persone nel mondo vive con qualche forma di disabilità.

Stiamo parlando di circa il 15% della popolazione mondiale: un mercato enorme, che molte aziende ignorano completamente durante il restyling del proprio sito.

Gli studi di WebAIM mostrano che il 60% delle homepage dei siti web presentano errori di accessibilità rilevabili automaticamente.

Questo significa che la stragrande maggioranza dei siti esclude una fetta importante di potenziali clienti.

Ma l'accessibilità non riguarda solo gli utenti con disabilità.

Un sito più accessibile è automaticamente più usabile per tutti: pensiamo agli anziani che potrebbero avere difficoltà visive, agli utenti che navigano in condizioni di scarsa illuminazione, o a chi usa il sito in mobilità con connessioni lente.

Durante il restyling, dovresti sempre considerare questi aspetti fondamentali:

Non dimenticare che Google stesso considera l'accessibilità come fattore di ranking: un sito più accessibile tende a posizionarsi meglio nei risultati di ricerca.

5. Cambiare tecnologia senza un piano di migrazione e testing completo 🤖

L'ultimo errore che voglio condividere con te riguarda uno degli aspetti più tecnici ma cruciali del restyling: il cambio di tecnologia.

Spesso, un restyling comporta anche una migrazione tecnologica importante, magari dal vecchio sito in WordPress ad una soluzione più moderna, da una piattaforma proprietaria a Shopify, o da un CMS obsoleto a una soluzione più moderna.

Questo passaggio tecnologico, per quanto necessario, nasconde numerose insidie.

La tentazione di andare online rapidamente con la nuova tecnologia, magari per rispettare una scadenza o per l'entusiasmo di vedere finalmente il nuovo sito live, può portare a errori molto costosi.

Durante una migrazione tecnologica, possono verificarsi problemi che vanno dai form di contatto che non funzionano correttamente ai problemi di visualizzazione su browser specifici, dagli errori nel processo di checkout per gli e-commerce ai link rotti o redirect mal configurati.

Ogni tecnologia ha le sue specificità e le sue peculiarità che devono essere attentamente testate.

Il processo che consigliamo sempre ai nostri clienti prevede due fasi distinte:

Prima del lancio:

Dopo il lancio:

Secondo uno studio di Google, il 53% degli utenti mobile abbandona un sito se questo impiega più di 3 secondi a caricarsi.

Un cambio di tecnologia mal gestito può facilmente far superare questa soglia critica.

Quale sarà il tuo prossimo passo? 🚀

Un restyling ben fatto può trasformare il tuo sito web in un potente strumento di business.

La differenza tra successo e fallimento sta spesso nei dettagli, e nella capacità di evitare questi errori comuni che abbiamo visto ripetersi in troppi progetti.

La chiave del successo sta nell'avere una visione d'insieme che tenga conto non solo dell'aspetto estetico, ma anche degli aspetti tecnici, SEO, di user experience e di business.

Ogni decisione, dalla scelta della tecnologia alla struttura della navigazione, deve essere presa considerando l'impatto sull'utente finale e sui tuoi obiettivi di business.

Stai pensando al restyling del tuo sito web?

Non rischiare di compromettere anni di lavoro per errori evitabili.

Ogni progetto di restyling è unico e merita un approccio personalizzato che consideri la tua situazione specifica, i tuoi obiettivi e le caratteristiche del tuo pubblico.

Contattaci per scoprire come possiamo aiutarti nel migliorare il tuo sito web!

A presto,

F.

Fonti:

foto copertina di Tirza van Dijk - Unsplash

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